venerdì 9 marzo 2012

E invece no

Strano avere un blog. Se poi sei una come me, di quelle che si ostinano a fare mille cose, a coltivare tanti interessi, a voler conciliare (leggi: incastrare modello tetris) lavoro, famiglia, amicizie, interessi... beh, allora può sembrare quasi assurdo aggiungere altro.

E invece no.

Perché questo blog è appena nato, ma già mi sembra impossibile fare a meno di questo spazio.

Perché scrivere un blog, il mio blog, mi ricorda che rinunciare a parti di sé non porta da nessuna parte, che esprimersi è indispensabile, che confrontarsi con gli altri è una via per evolvere.

Perché scrivere significa fermare lo sguardo su di me, su di noi, su
Piccolo Uomo. È ancora uno scricciolo, ma cresce alla velocità della luce e voglio osservare e godere di ogni piccola conquista. Voglio ricordare.

Scrivo al buio, sotto le coperte, mentre ascolto il respiro regolare di Piccolo Uomo nel lettino accanto a me.
E sono stanca, certo. E mi aspetta un week-end in cui dovrò gestire da sola il piccoletto mentre Papà Gabbiano lavora.
Ma scrivo. E intanto sorrido.

1 commento:

  1. Non sei sola! Adesso ci sono io!
    :-)
    Ehm e altre 100'000 blogger....
    Scherzi a parte, la condivisione è importantissima!!!
    kike

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Ascoltare e raccontare, è un po' la stessa cosa. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l'immaginazione aperta (Antonio Tabucchi)