Ciao piccoletta,
uhu, mi senti? Sono io, mamma. Sono l'impiastro di donna che ti è toccato in sorte o che forse ti sei scelta, chissà... a me piace pensare che sia stata tu a tuffarti intrepida nella mia pancia e a breve tra le mie braccia.
Sono il tuo contenitore, la tua porta sul mondo e la tua culla, sono l'eterna impaziente che non fa che portarti allegramente a spasso, oggi qui domani là, che non mi è mai piaciuto star ferma. Senti... che ne dici di approfittare del fatto che siamo in piena notte e i maschi di casa (gatto compreso) stanno dormendo per fare quattro chiacchiere tra noi ragazze, ti va di ascoltarmi?
Io lo so, hai ragione, sono stata piuttosto tesa e preoccupata in questi ultimi mesi, e lo so che la cosa non ti ha entusiasmata.
Io lo so, mi son presa qualche bello spavento e pure qualche arrabbiatura di troppo, e tra ormoni e adrenalina a go-go non deve essere stato divertente ballare lì, proprio dietro al mio ombelico.
Io lo so, averti chiamata "la sorellina" per otto lunghi mesi è sicuramente stata una sciocchezza...quando mai una persona esiste solo in relazione ad altri?!?
Io lo so, fino a due giorni fa non avevamo ancora deciso il tuo nome. Che poi tu lo avevi indicato da sempre, perché con il tuo nome è andata esattamente come per tuo fratello: me lo hai sussurrato in sogno una notte ed io ti ho sentita, ma poi ci abbiamo messo mesi e mesi prima di abbandonare tutte le nostre ipotesi e semplicemente ascoltarti. Che poi bastava riflettere sul significato per capire che è il tuo.
Io lo so, sono pure andata stupidamente in crisi pensando che a Villa Microbica non ci fosse abbastanza spazio per te e per tutti noi. Guarda, in questi ultimi giorni le cose si stanno mettendo bene, forse è la volta buona che troviamo una nuova casa dove ognuno potrà avere il suo spazio... ma ha ragione zia Ecca, conta lo spazio che ti facciamo nella nostra vita, non quello in casa. E lo spazio per i figli intuisco sia come l'amore, si moltiplica come per magia.
Ecco. Io lo so, capisco tutte le tue ragioni. E se ti sei messa di traverso avrai i tuoi buoni motivi, che a volte per farsi ascoltare bisogna puntare i piedi e mettere un punto fermo.
Adesso, se hai ancora pazienza, vorrei ancora spiegarti perché mi piacerebbe tanto che tu cambiassi posizione. Non per rientrare nelle statistiche dei parti naturali o per prendere il bollino di latta dorata da mamma-doc che partorisce in 2 ore senza dolore/allatta al seno senza fatica/non perde mai la calma mentre con una mano prepara le pappe ideali e con l'altra calma coliche e pianti.
Ti va bene, sono cresciuta e grazie a tuo fratello conosco meglio le mie potenzialità, sono più sicura tanto da poterci ridere sù.
Io vorrei semplicemente collaborare con te per aiutarti a trovare la posizione migliore, la culla più accogliente, il trampolino di lancio più adatto al tuo tuffo nella Vita. Con dolcezza, assecondando i tuoi movimenti, accogliendo le tue esigenze di piccoletta che ancora non parla ma che già si esprime, semplicemente perché vorrei accompagnarti alla vita in un modo più dolce e rispettoso. Per noi, per darci lo spazio e soprattutto il tempo di separarci come si deve, quando per entrambe sarà il momento di affrontare questa avventura, assecondando i nostri ritmi e fregandocene dei protocolli medici.
Ecco, son riuscita a dirtelo, ffiù.
Che poi, se non riesci o per qualche altro motivo non vuoi o puoi farlo, no problem. Comunque vada ho aperto le braccia, tranquilla, atterri sul morbido.
Un bacio, la tua mamma