martedì 24 dicembre 2013

Natale di gioia

Sono più bambina dei bambini, più gagna dei gagni come dicono qui.

Albero sempre acceso, questa sera davanti al camino metteremo oltre a biscotti e latte anche le carote per le renne, il nostro Piccolo Uomo insiste per lasciare qualcosa pure a loro. Nonno Lupone domattina si travestirà da Babbo Natale per il consueto saluto dal giardino, ho nascosto ovunque i mille pacchi per Piccolo Uomo e Gattina, son così rompiballe da essermeli già fatta dare da tutti ma vuoi mettere l'espressione di puro stupore nel trovare la casa piena di doni?!? Oggi abbiamo persino fatto volare la letterina per Babbo Natale appendendola a una lanterna volante... che lo spettacolo di Piccolo Uomo col naso all'insù è impagabile. 
Ve lo dicevo che sono la prima bambina di casa, ma Piccolo Uomo è un ottimo socio, è euforico e gioioso dall'alto dei suoi tre anni. La Gattina è al suo primo Natale, ma son sicura apprezzerà la confusione eh eh.

Perché vi racconto questo? In fondo è solo un Natale con bambini piccoli per casa, di quelli come mille altri al mondo. E invece voglio urlarlo: oggi è gioia pura. Di quella che non pensavo di provare mai più. Di quella che 15 anni fa mentre ero da sola su un treno la mattina di Natale pensavo veramente di aver perso per sempre. Oggi ho il cuore caldo e le mani impegnate in abbracci. Oggi mi sento viva. Oggi sono tornata a respirare con la pancia.

Ed è grazie a te, piccola stella che brilli da lassù che sono una persona migliore, che so godermi l'attimo. Come vedi forse ho davvero imparato a vederti ovunque, perché tu sei sempre con me.
Buon Natale a te, stellina, e a tutti voi che passate di qua perché sia davvero un Natale di gioia e rinascita. 


sabato 14 dicembre 2013

Il maternity blues di Tiasmo

Una filastrocca così divertente e vera che mi ha fatto ridere e pensare. La sottoscrivo parola per parola, come figlia e come madre. Ho girato il link a tanti e ora la voglio suggerire a voi.

Lei è una blogger strepitosa, andate a dare un'occhiata qui.

mercoledì 4 dicembre 2013

E son soddisfazioni

Fino a poco fa era praticamente muta, mille sorrisi e nemmeno un ghe-ghe. Da 5 giorni va così...

Io le dico: mam-ma
Lei ripete: paaa-pa

Io riprovo: dove è mam-ma?
Lei: paaa-pa (e intanto pensa: che domanda assurda, sei di fronte a me, mah)

Io insisto: chi ti sta dando la pappa?
Lei (sfinita): paaa-pa
Io applaudo: bravissima, hai detto pappa!!!

E son soddisfazioni, io disponibile h24 e papà Gabbiano una meteora che la fa ridere e giocare. Ma chiama lui.

Buon per te piccoletta, ti va bene che hai quel sorriso irresistibile. Un bacio, la tua mam-ma

martedì 3 dicembre 2013

Bella come una nuvola

Ciao piccoletta,
lo sai che sei una meraviglia, vero?
Chissà se te lo dico abbastanza, chissà.

Ieri quel poeta di tuo fratello ha esclamato: sei bella come una nuvola! lasciando tutti noi a bocca aperta, perché aveva perfettamente ragione, al solito i bambini sanno cogliere l'essenza delle persone. Anche secondo me tu sei davvero come una nuvola: non per il vestito bianco che ieri indossavi, ma perché sei una bambina lieve e sorridente proprio come le nuvole. 

Allegra, socievole, una piccoletta intraprendente e curiosa. Ti svegli sorridendo, a volte nemmeno ci chiami, gorgheggi appena in piedi nel tuo lettino e poi parti in quarta, che tu sei l'unica di noi quattro ad ingranare subito la marcia al mattino. Sveglia, non ho tempo da perdere sembri voler dire. Divori il latte e poi via tum-tum-tum tu avanzi imperterrita, gattonando come una scheggia per inseguire me, il gatto e tuo fratello, non necessariamente in quest'ordine. Sorridi e parti alla ricerca dello spigolo più pericoloso, della gamba del tavolo più insidiosa, del gioco da grandi più appuntito. Mica per niente ti chiamavo Intrepida quando eri l'inquilina della mia pancia, si vede che già intuivo. Quando cadi difficilmente piangi, al massimo ti fermi un attimo allunghi il braccio verso di me e poi riparti con gli occhi che danzano di felicità. 

Perché i tuoi occhi ridono e questo ripaga ogni mia fatica, ogni mio momento di stanchezza, ogni volta in cui vorrei soltanto sedermi per cinque minuti di fila e non far nulla. Tu sorridi e strizzi gli occhi, poi abbassi la fronte verso la mia e ti fai annusare il collo. E allora tutto mi sembra più facile, tutto più semplice. Perché tu rendi ogni cosa più leggera.  

La leggerezza, tesoro, è un dono, tienilo stretto e abbine cura.

Un bacio, la tua mamma