mercoledì 4 settembre 2013

Tre

Tre, il numero perfetto.
Tre, l'inizio di un'avventura chiamata scuola.
Tre, come le dita che apri con grande concentrazione per mostrare a tutti come sei diventato gaaande.
Tre, come il giorno in cui sei nato, perché solo una meraviglia come te poteva nascere il giorno del mio numero preferito.
Tre, come i giorni che ci ho messo a partorirti.
Tre, come i capricci che riesci a fare appena aperti gli occhi.
Tre, come i no secchi e decisi che mi dici quando ti chiedo di fare qualcosa, qualsiasi cosa. E poi aggiungi: non posso, sono impegnato.
Tre, come i baci lievi che posi sulla testa della tua soejna quando piange, che solo lei riesce a farti essere così affettuoso.
Tre, come le sorprese che abbiamo preparato per il tuo compleanno.
Tre, come i baci che ti ho dato prima di dormire, quando mi hai stretta forte e mi hai detto gazie mamma pe la festa e sopatutto pe la passeggiata sul pony. Alla fine il vero regalo è il nostro tempo.

Grazie a te, cocco di mamma, perché da tre anni hai stravolto tutto il mio mondo, ma in meglio.

9 commenti:

  1. augurissimiiiii pulciotto..
    che bello tre anni che taaappaaa...arriva l asilo, che emozioni..
    anche mattia mio fra un po' li fara'..
    ma quanto stanno crescendo :((( nooooooo

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  2. Auguri!!
    (oddio tre giorni per partorire?! santa donnaaaaa)

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  3. Tre gg x partorire??? Cmq, auguri al tuo piccolo uomo e piano piano sta diventando grande!

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  4. Mi sono persa questo tuo post ma, anche se in ritardissimo, volevo fare gli auguri al tuo piccolo uomo che entra in un'età speciale in cui starete ancora più vicini. Baci!

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  5. Risposte
    1. Grazie a tutte ragazze!
      E sì, ci son voluti non proprio tre giorni di 24 ore ma tre giorni di calendario sì: parto indotto di mercoledì primo pomeriggio, rotte le acque la notte tra il mercoledì e il giovedì e Piccolo Uomo è nato (con parto naturale per fortuna, ma col secondo gine pronto per cesareo d'emergenza) alle 6.33 del venerdì!
      Strano che ricordi ogni minimo dettaglio tre anni dopo, eh?
      Con la Gattina ho bilanciato: rispedita a casa a mezzanotte (signora, è tutto fermo, lo dice anche il tracciato) son tornata in ospedale alle 4 pensando sarebbe nata in auto... Alle 4.15 era sdraiata su di me :)

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Ascoltare e raccontare, è un po' la stessa cosa. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l'immaginazione aperta (Antonio Tabucchi)