lunedì 16 settembre 2013

A modo mio

Strani son strani, io a volte proprio non li capisco.

Cosa c'è di male a evadere dal telo mare per tuffarsi nella sabbia, agguantarne un po' e assaggiarla? Son stati loro a incitarmi increduli brava, brava quando ho intuito che gattonare in avanti è meglio che strisciare all'indietro, mah.

Perché mai non dovrei puntare i piedi e tentare la posizione yoga della montagna? Ma se io me la sento, cosa continuate a ripetermi che sono piccola.

Vogliamo parlare di mamma? Una cosa inaudita, mai successa: mi ha sgridata Non mordermi, non si fa! E allora cosa mi sono spuntati a fare questi due bei dentini qui sotto? Dovrò pur farci qualcosa, no?

E poi perché mi continuate a ripetere Non ci si distrae quando si mangia? Invece è così bello: un po' di tetta, poi osservo il mondo, ancora un po' dall'altra che non son proprio sicura il sapore sia lo stesso, poi rido un po' con mio fratello perchè sarebbe da maleducati non farlo, lui fa certi spettacoli buffi solo per me, e per finire sì grazie, gradirei un po' di bibe perché il latte finto è un ottimo dessert. Mamma, piantala con sta storia che volevi darmi solo latte tuo, ancora non hai capito che non dipende tutto da noi?

Io, se ancora non l'aveste capito, ho fretta: di conoscere, fare, scoprire... di crescere. Oggi son sei mesi che ci conosciamo, fatevene una ragione e lasciatemi fare a modo mio.
Mica per niente mamma mi chiamava l'Intrepida quando ero nella pancia, no?!?

Ah, come concilia il sonno la lettura...

4 commenti:

  1. cucciola, sarai una donna davvero gagliarda!!
    tanti auguri per questo mezzo anno di vita!

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  2. Già sei mesi!!! E noi siamo quasi a cinque, sto per dire la più grossa delle banalità, ma mai come in questi casi, il tempo vola!!! ....mi ha fatto ridere di gusto la tua cucciola!!

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Ascoltare e raccontare, è un po' la stessa cosa. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l'immaginazione aperta (Antonio Tabucchi)