venerdì 13 luglio 2012

#Appunti di viaggio: come sopravvivere al family hotel

Andata! Check-out fatto, perciò posso ufficialmente dire che siamo sopravvissuti, anzi è persino andata bene. E lo dico dopo ben due settimane in un "hotel per famiglie con bambini", brr.

Che se siete come me, la prima sensazione entrando in uno di questi hotel è: ohhhhhh, doppio ohhhhhh.
La seconda è chiedersi: se sono arrivata a 35 anni senza averne visto uno, un motivo ci sarà?!?

E invece no. Se avete un piccoletto - purché sia ancora piccoletto sul serio - (forse) potere ancora cavarvela.
Ecco i miei consigli:

1. Se il tuo piccoletto/a ancora non parla benissimo, fingi di non capire e sfodera il tuo miglior sorriso quando ti chiederà per la ventesima volta la ina (ndr monetina) per una delle dieci automobiline strategicamente dislocate nei punti di maggior passaggio. Oppure fai come noi, lo fai inconsapevolmente salire su un camioncino che in movimento sembra un cavallo imbizzarrito e vedrai che non chiederà più, ehm ehm.

2. Indicate decisi al piccoletto/a la spiaggia dovete potrete costruire meravigliosi castelli e fare lunghissimi bagnetti in mare. Nel frattempo accelerate il passo più che potete, saltando a pié pari la piscina a forma di laguna, giostre e giostrine assortite, il bazar che vende a peso d'oro la mascotte ufficiale, la baby dance etc etc.

3. Insegnate al piccoletto/a a riconoscere e gustare il bello. Basta noleggiare un'auto e scoprire insieme la bellezza di una caletta ancora intatta, un tramonto sul mare, una pennichella sotto i pini dopo una mattinata di sole, la bontà delle tapas invece del solito menu per bambini. O tutto ciò che più merita secondo voi.

4. Last but not least: ogni tanto date retta al grillo parlante appoggiato sulla vostra spalla e imparate ad apprezzare la comodità di avere a portata di mano seggioloni e fasciatoi, scivoli altalene e tanto spazio per correre, piscine inizialmente profonde 20 cm e soprattutto una spiaggia talmente vicina da dimenticare in camera il passeggino e raggiungerla a piedi insieme al piccoletto/a che corre.
È vacanza per tutti, anche per voi!

Buone vacanze!

1 commento:

Ascoltare e raccontare, è un po' la stessa cosa. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l'immaginazione aperta (Antonio Tabucchi)