giovedì 26 aprile 2012

Scricciolo

Oggi Scricciolo torna finalmente a casa. Anzi, a voler esser precisi, oggi il mio nipotino nuovo di zecca entra per la prima volta in una casa. La sua.

E in una giornata in cui la mia unica compagna sembra esser la fatica, riesco a fermarmi un attimo, faccio rotolare la parola "zia" tra i miei pensieri e poi sorrido.


 
Uscire di casa in due e tornare in tre è una delle emozioni più forti che io abbia mai provato.

Se annuso l'aria sento ancora l'odore inebriante di quasi 20 mesi fa: quello del futuro davanti.


7 commenti:

  1. Come non darti ragione..bellissima l'immagine 1+1=3, la posso usare anch'io?
    :-)
    E' che noi siamo nel frattempo diventati...4!!

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    1. Certo, usa pure.
      Per restare in ambito matematico, condividere è moltiplicare :)

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  2. Hai ragione! Io pur lavorando nel campo finanziario (e ho una laurea in materie umanistiche, vabbè) in matematica sono una schiappa! Forse x questo mi piace tanto quel uno più uno che fa tre!!
    :-))

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  3. Ho ben chiaro in mente l'odore di quella notte dello scorso giugno in cui sono uscita di casa per andare a conoscere la mia secondogenita.
    La prima volta non sapevo cosa stava succedendo e tutto era avvolto da un certo mistero.
    La seconda volta sapevo bene che di li' a poco sarei tornata con un fagottino in braccio e nonostante le contrazioni (sono arrivata in ospedale di 10 cm!) mi sono fermata un attimo sulle scale a pensare al primogenito che dormiva ignaro di tutto, a quella notte calda di giugno, alle stelle in cielo. E con un po' di paura e nostalgia ho capito che tutto stava per cambiare. di nuovo!

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  4. Beata te Silvia che ti sei goduta l'arrivo della tua seconda. Anch'io avevo già un bimbo di due anni e mezzo che xo' ha vissuto il dramma di vedere la mamma (io) andare di corsa in ospedale x emorragia (x placenta previa) e la piccola (molto piccola) è nata alla 34esima settimana con problemi di respirazione insomma un casino per un mese. Poi finalmente è arrivata a casa e tutto è andato bene. Pero' insomma non è stata una passeggiata...

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  5. Chicca, chissà che spavento!
    In effetti c'è sempre la distanza tra quel che immaginiamo e ciò che accade veramente... Non solo coi bimbi ;)

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  6. Si sapeva che sarebbe finita così visto il tipo di placenta ma qui a Lugano non sono attrezzati x la neonatologia x cui alle 21:46 di martedì è nata, alle 14 del giorno dopo era su un elicottero destinazione Zurigo.....io l'ho potuta abbracciare solo 4 giorni dopo quando l'ho raggiunta in treno

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Ascoltare e raccontare, è un po' la stessa cosa. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l'immaginazione aperta (Antonio Tabucchi)