lunedì 30 aprile 2012

Le 3 cose che ho capito sui papà da quando sono mamma

Domenica, ore 12, interno villa microbica (ndr casa nostra)
Pa-pà... pa-pà.... pum-pum-pum..... pa-pàààààààà!
Immaginate la vocina vellutata e suadente di Piccolo Uomo, i suoi occhioni neri che scrutano oltre il vetro della finestra, la manina che batte ritmicamente ad attirare l'attenzione di Papà Gabbiano da poco in giardino.
Il teatrino funziona: papà si gira e fa una boccaccia, il piccoletto ride.
Immaginate me che li guardo e sorrido.

Lunedì, ore 15.30, interno villa microbica. Un lunedì come tanti altri
Non-no, nonno, (d)ai.
Immaginate di tornare a casa dal lavoro e trovare giochi sparsi ovunque, Piccolo Uomo sdraiato sul tappeto accanto a Nonno Lupone seduto sulla seggiolina Ikea, così impegnati ad impilare cubi e costruire la torre perfetta da non accorgersi della mia chiave che gira nella toppa.
Immaginate me che lì guardo e sorrido.

Il primo pensiero è: ecco perché alla seggiolina Ikea continua a staccarsi una gamba!
Il secondo: ma guardali qui gli uomini della mia vita, nei tre formati: piccolo, medio e grande.

Del formato mignon, penso di aver già detto abbastanza, questo blog in fondo parte da lì.
Fermiamoci un attimo sugli altri due: Papà Gabbiano e Nonno Lupone, che oltre a essere mio papà è anche la persona che principalmente si occupa di Piccolo Uomo mentre sono in ufficio.
Di loro ad oggi ho detto poco, anche se ci sarebbe molto da dire. E molto credo dirò, ma più avanti.

Oggi invece penso al tema del blogstorming di questo mese, che in fondo è per me l'occasione di fermarmi ad osservare e a riflettere.
Ta-da-da, una cosetta leggera, il tema è: Uomini. Padri.

Ecco. Queste son le 3 cose che ho capito sui padri da quando son diventata mamma:
1. un papà non è una mamma, è qualcosa di diverso e complementare: sente e agisce diversamente, ama con pari intensità.
Papà Gabbiano è l'esempio di come uno spirito ribelle e allergico alle costrizioni possa serenamente convivere con un'indole da chioccia e compiti da mammo.

2. i papà possono essere i migliori alleati delle mamme e aiutarsi a vicenda è la strada per costruire una famiglia.
Sono grata a Papà Gabbiano perché, anche se ogni tanto cadiamo in errore, condivide passione e impegno nel crescere al meglio Piccolo Uomo. E i piccoletti son delle spugne, altroché se si accorgono di quel che succede tra mamma e papà.

3. un papà che diventa nonno è un sentiero nuovo da esplorare.
Nonno Lupone è l'esempio di come diventare nonni porti energie, speranze e prospettive nuove, e di come si possa sperimentare e scoprire qualcosa di inedito anche in ruoli consolidati.

Stop. Mi fermo. Piccolo Uomo reclama la mia attenzione.

Concludo chiedendomi: cosa farei senza i miei uomini nei tre formati?!?
E voi, cosa ne pensate?
Mamme, papà, nonni, quali sono le 3 cose che avete capito sugli uomini diventati padri?

Questo post partecipa al blogstorming.

5 commenti:

  1. bhe, ci sarebbero da scrivere pagine e pagine sull'argomento.
    sul nonno c'e' da dire che coi nipoti riescono a tirar fuori una dolcezza e una tenerezza mai viste.
    sui papa'..uff..non saprei dove cominciare e non ho prorpio il tempo per esprimere tutte le mie idee.
    racconto solo 2 aneddoti eloquenti.
    1) Una mia amica si e' separata e mi ha detto: guarda se lui si trasferisse lontano e si dimenticasse del bambino sarebbe l'ideale. mi toglierebbe da tanti impicci.
    ;-0
    2)Mio figlio, ogni volta che il papa' lavora e non cena con noi, mi fa preparare la tavola anche per lui e parte del suo cibo lo mette sul piatto del padre nel caso in cui "si liberasse prima e arrivasse con tanta fame".

    Non esiste mamma senza papa'. e non esiste papa' senza mamma.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Silvia, si potrebbero scrivere pagine e pagine... Concordo con la tua conclusione: mamma e papà procedono insieme :)
      E dovrebbe esser sempre così, anche nei casi in cui purtroppo non sono più una coppia, e qui potrei aprire una lunghissima parentesi...

      Elimina
  2. la penso uguale a te. senza i 4 (4!!) uomini della mia vita, non sarebbe la mia vita, non sarei io. Spero che i miei figli avranno il dna del nonno e del padre. del primo il profondo senso di giustizia e l'ingegno, del secondo l'entusiasmo e l'ardore. spero!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gasp, 4!!! E credo che al momento i più impegnativi siano quelli sotto il metro di altezza ;)
      Bellissimo il tuo desiderio per loro, ve lo auguro!

      Elimina
  3. Mio marito è innamorato dei suoi figli e non ha alcun problema a farlo vedere, a volte, è imbarazzante perché se qualcuno gli fa un complimento tipo che bello/bella bravo/brava lui non si affretta a dire ma anche il tuo/tua ma: "eh sì lo so" ed è anche bello fiero di dirlo!!!
    Mio padre poi da quando è nonno ha perso il senno, mai visto così dolce e presente.
    Loro sono decisamente più bravi della sottoscritta, più pazienti e sanno ascoltare i miei figli. So di essere fortunella :-))

    RispondiElimina

Ascoltare e raccontare, è un po' la stessa cosa. Bisogna essere disponibili, lasciare sempre l'immaginazione aperta (Antonio Tabucchi)