1. Il rispetto non si vende e non si compra. Si impara da piccoli a rispettare e esser rispettati. Comunque c'è sempre tempo per imparare.
2. L'aggressività è sopravvalutata. Non aggredire il prossimo è una scelta, non solo una questione di indole.
3. Preferire la strada diritta alle scorciatoie spesso comporta più fatica, ma la soddisfazione di arrivare così al traguardo è impagabile.
Se leggete questo blog avrete intuito che Piccolo Uomo ha una mamma forse fuori dal tempo, ma che cerca di insegnargli queste tre semplici cose. Così magari è la volta buona che le impara pure lei.
E voi, come cercate di insegnare il rispetto ai vostri figli?
Tutti i consigli sono ben accetti!
Sono tre punti davvero molto importanti e li condivido tutti. Per noi aggiungo anche: "uguaglianza non vuol dire uniformità, tieni strette le tue idee e accettati per quello che sei". Sembra una cosa banale ma quando entri nel mondo della scuola ti accorgi che la diversità troppo spesso non e' considerata un valore.
RispondiEliminaGrazie Marzia, è belli sapere che condividi i miei pensieri. Che poi son cose così semplici, mah.
EliminaLa diversità è un valore, basterebbe fermarsi a pensare che siamo tutti così preziosamente diversi. Per me che pratico yoga poi, l'accettazione di quel che si è è una strada da ricercare.
Un bacio al tuo piccoletto, unico e speciale come tutti noi.
Io temo come la peste il primo giorno di scuola del mio nano e ci stiamo lavorando già da adesso...sarà una bella sfida! Come si insegna il rispetto? Rispettando gli altri, con l'esempio, insomma. No?
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